Il Netafim Bogliasco 1951 abbatte un altro muro, aprendo le porte della propria piscina a una tecnologia inedita nel mondo dell’acqua clorata.

A partire da questa stagione agonistica le ragazze e i ragazzi impegnati nei rispettivi campionati nazionali di Serie A1 e Serie A2 di pallanuoto affrontano ogni allenamento cinti da una particolare pettorina idrorepellente provvista di appositi sensori in grado di trasmettere telemetricamente a un software associato una serie di dati fisici e metabolici riguardanti le proprie prestazioni atletiche.

A spiegare meglio il funzionamento di questa innovativa tecnologia è colui che l’ha portata alla Vassallo e, per estensione, nel mondo della pallanuoto italiana: “Il sistema di telemetria cardiovascolare – afferma Francesco Rizzo, preparatore atletico delle formazioni bogliaschine – permette di monitorare in tempo reale la frequenza cardiaca, il carico di lavoro e le zone metaboliche interessate durante le sessioni di allenamento singole o di squadra, siano esse in acqua o a secco. Grazie a questo strumento possiamo capire se l’intensità dell’allenamento a cui si sottopone ciascun atleta è corretta oppure se deve essere rivista, organizzando il lavoro in maniera personalizzata”.

Lo scopo della telemetria cardiovascolare è quello di massimizza l’efficacia di ogni sessione di allenamento, coniugandola con la preparazione della squadra.