La nostra Storia

LA PASSIONE PER L’ACQUA

L’1 gennaio 1951, come spesso succedeva, un gruppo di sportivi provenienti dal paese di Bogliasco si incontrarono presso i Bagni Vittoria nel capoluogo Ligure. Quel giorno fu sancito e sottoscritto l’atto di fondazione della società pallanuotistica con il nome di Rari Nantes Bogliasco. Il 7 Gennaio ebbe luogo il primo consiglio direttivo della nuova società sportiva a cui erano presenti 28 soci. Mario Novella fu eletto presidente della società ed Enrico Cavallini vice presidente.

I primi campionati
Nel 1951 la Rari Nantes Bogliasco disputò il primo campionato ufficiale prendendo parte al girone di levante del campionato ligure di Serie C. La squadra era composta da 7 giocatori compreso il portiere e le partite venivano giocate in mare. Spesso a causa del maltempo e del campo inagibile gli incontri venivano rinviati. La Rari Nantes Bogliasco disputò in totale 8 partite contro le squadre partecipanti allo stesso girone: Chiavari, Sporting Club Quinto, Sampierdarenese e Reyna Genova e concluse il campionato come terza classificata senza essere promossa. Dopo diversi anni di militanza in Serie C la Rari Nantes Bogliasco nel 1958 disputa il suo primo campionato di Serie B. L’anno successivo, viene retrocessa, e poi nuovamente promossa. Inizia così un alternarsi regolare nel disputare il campionato di Serie B e quello di Serie C, fino al 1962 quando retrocede nuovamente in Serie C e vi resta per sei anni. Dopo una lunga militanza nella minima Serie, nel 1968 viene nuovamente promossa in B, dove nel giro di due stagioni ottiene la sua prima promozione nella massima serie. La squadra però non è pronta per la Serie A e viene immediatamente retrocessa. In cadetteria i levantini trascorrono altre sei annate fino a che nel 1978 non ottengono la seconda promozione in A. Questa volta il Bogliasco non è più una semplice comparsa e infatti gli bastano tre stagioni per arrivare al successo: nel 1981 sotto la presidenza di Adelio Peruzzi la società conquista il suo primo scudetto.

Lo scudetto
Il più grande successo del Bogliasco a tutt’oggi resta il titolo tricolore conquistato nel 1981, qui sotto raccontato da un articolo dell’epoca del Guerin Sportivo.
“Nonostante il Bogliasco non abbia alle spalle una grande storia, il migliore piazzamento finora ottenuto era stato il 7º posto in serie A dell’anno scorso, la vittoria non è per nulla casuale, essendo invece il risultato della corretta sintesi fra passione e abilità, realizzata dallo staff dirigenziale. Questo scudetto, in realtà affonda le sue radici nel campionato di serie B 1977. Quell’anno, come allenatore, arrivò Rosario Parmeggiani che, come ha detto lo stesso presidente Peruzzi, mise ai dirigenti la voglia di fare le cose seriamente, convincendoli che la passione era un ingrediente importante ma non il solo. Venne la seconda promozione in serie A della squadra, vennero tre campionati con un 8°, un 9° ed un 7º posto con la possibilità del salto di qualità. In panchina venne chiamato Angelo “Vio” Marciani, bandiera del Camogli dell’ultimo scudetto (1957) che proveniva da una promozione in serie A con la Mameli. L’occasione vera, però, fu lo scioglimento dell’abbinamento Fiat con la squadra del Torino. Saputo ciò i dirigenti del Bogliasco furono i primi a muoversi, prelevando da Torino i due campioni del Mondo ’78 Collina e Ragosa e ereditando, sempre dai torinesi, niente meno che Eraldo Pizzo. Poiché l’appetito vien mangiando la rosa fu completata con Di Fiore e Jervasutti. A questo punto entra in campo l’abilità di Vio Marciani che ha saputo sfruttare al massimo la capacità dei singoli, studiando un gioco su misura per gli uomini che aveva a disposizione”.

La consacrazione
Ad oggi il trionfo tricolore del 1981 resta il punto più alto toccato dalla storia sportiva del Bogliasco. Pur non raggiungendo più simili traguardi, negli anni a venire la società biancazzurra è comunque riuscita a restare una delle protagoniste della pallanuoto italiana, divenendo una presenza fissa del massimo campionato nazionale in grado di dar spazio o di lanciare alcuni dei più importanti giocatori a livello internazionale. Dopo un periodo di crisi tecnica a metà degli anni ’90, culminata con una fugace caduta in Serie B, con l’avvento del nuovo millennio Bogliasco è tornata ad affacciarsi nel massimo torneo militando in Serie A1 per 20 stagioni consecutive.

L’altra metà del cielo
L’inizio del XXI secolo inoltre ha consentito alla società di ampliare la propria offerta agonistica allestendo un settore femminile. Nel giro di pochi anni le bogliaschine hanno rapidamente scalato i vari campionati nazionali passando dalla Serie C alla Serie A1. Nel 2015-2016 la formazione in rosa ha vinto il suo primo trofeo a livello di prima squadra, alzando al cielo di Roma la Coppa Italia. Il terzo posto in campionato conquistato qualche settimana più tardi ha inoltre schiuso alle ragazze allenate da Mario Sinatra la possibilità di partecipare all’Eurolega della stagione successiva. Nella massima competizione continentale le biancazzurre hanno ben figurato di fronte ad autentiche corazzate, superando con merito la prima fase a gironi e fermandosi soltanto in quella successiva.

Il settore giovanile
Uno dei punti di forza della società ligure è il suo settore giovanile. Da qui negli anni sono stati formati decine di pallanuotisti capaci di imporsi nel corso della propria carriera sia a livello nazionale che internazionale. L’altissimo valore della scuola agonistica bogliaschina è testimoniata dai 33 scudetti conquistati dalle diverse rappresentative in tutte le categorie, dagli Acquagol all’Under 20. Nel 2005 il Bogliasco è riuscito nell’impresa di aggiudicarsi entrambi i titoli nazionali juniores (femminile e maschile). Cosa mai riuscita a nessun’altra società fino ad oggi. Nel 2017 i biancazzurri sono risultati l’unica società italiana capace di portare alle finali scudetto tutte e sei le proprie rappresentative giovanili (Under 15 maschile e femminile; Under 17 maschile e femminile; Under 19 femminile; Under 20 maschile). I grandi successi del vivaio hanno inoltre permesso alla società levantina di aggiudicarsi nove edizioni del Trofeo del Giocatore, di cui otto consecutive tra il 2011 e il 2018.

 

TIMELINE

Il 1° gennaio 1951, per merito di 44 soci, nasce la Rari Nantes Bogliasco. L’ex pallanuotista Mario Novella ne è il primo presidente, Attilio Bolelli l’allenatore.

Dopo aver ottenuto l’affiliazione a CONI e FIN, il 7 luglio successivo gioca la sua prima gara ufficiale, affrontando nel campionato di Serie C la Sampierdarenese.

Nel 1956 la presidenza passa nelle mani di Angelo Musso e due anni più tardi in quelle di Aldo Caneda.

Nel 1958, dopo averla sfiorata più volte negli anni precedenti, ottiene la prima promozione della sua storia, approdando in Serie B dove resterà per due stagioni.

L’ascensore tra Serie B e C


Il decennio si apre con la retrocessione in Serie C subito cancellata dall’immediato ritorno in cadetteria. Ma la seconda avventura in B dura una sola stagione, alla quale seguono cinque annate in C.

Nel frattempo si registrano vari cambi societari. Alla presidenza si susseguono Dario Bernazzoli (1962), Antonio Caffarena (dal 1963 al 1965), Aldo Caneda (dal 1966 al 1968) e Giorgi0 Giorgi, che resterà al timone dal 1969 al 1973.

Nel 1968 Bogliasco si riaffaccia in B dopo aver chiuso al primo posto le finali promozione di Ancona. In cadetteria arrivano un secondo al primo anno e un terzo nel ‘69.

Il decennio delle prime volte


Gli anni ‘70 portano due grandi novità: la prima apparizione in Serie A e la costruzione della piscina comunale.

L’esperienza nel massimo campionato italiano, conquistata dopo il successo nel torneo di B del ‘70, si chiude con il decimo posto in classifica e la repentina discesa in B.

Bogliasco si riaffaccia nella pallanuoto dei grandi nel 1978, dopo cinque stagioni da protagonista trascorse nel secondo livello nazionale.

Le due faticose salvezze conquistate sul finire del decennio in A, permettono alla società guidata da Adelio Peruzzi, subentrato in presidenza a Massimo Ercolani a sua volta erede di Giorgi, di gettare le basi per i successi futuri.

L’Italia si colora di biancazzurro


Nel 1980 Bogliasco festeggia la sua terza salvezza consecutiva in Serie A ma è nell’anno successivo che in riva al Golfo Paradiso si raggiunge l’apoteosi: Roberto Gandolfi, Marco Jervasutti, Romeo Collina, Stefano Di Fiore, Paolo Ragosa, Eraldo Pizzo, Gianni Fossati, Per Roncan, Gian Bormida, Billy Costa, Francesco Cocchiere, Sergio Migliorini e Mauro Re, guidati in panchina da Angelo ‘Vio’ Marciani, portano il borgo sulla vetta d’Italia.

Nel 1982 Bogliasco mette per la prima volta piede in Europa partecipando alla Coppa Campioni. In campionato subisce la vendetta della Pro Recco che si riprende lo scudetto.

Adelio Peruzzi lascia la presidenza a fine ‘84 venendo sostituito per un breve periodo da Enrico Ravano e successivamente da Franco Bertolini ed Eugenio Grondona.

Dopo dieci campionati consecutivi in Serie A, nel 1987 scende in A2 da dove risale immediatamente salvo poi retrocedere ancora nel 1989. In quello stesso anno la formazione Allievi allenata da Gianni Vassallo conquista il titolo di Campione d’Italia

Il vivaio bogliaschino conquista l’Italia


Il 2 febbraio 1990 Gian Luigi Novella diventa il nuovo presidente biancazzurro. La prima squadra arriva nona in A2 ma le gioie arrivano dai giovani: Juniores e Ragazzi vincono lo Scudetto, gli allievi giungono secondi.

Nel 1991 il giapponese Kunihiko Kobata diventa il primo straniero ad indossare la calottina bogliaschina. La squadra arriva penultima in campionato e retrocede in Serie B. I Ragazzi si confermano Campioni d’Italia.

Mentre il vivaio fa incetta di titoli nazionali, con gli Allievi B che prendono l’oro nel 1992 e nel ‘93, i Ragazzi che li imitano nel ‘95 e gli Acquagol campioni per quattro volte dal ‘98 al 2001, i grandi si riaffacciano prima in A2 (1994) e poi in A1 (1996). Il decennio si chiude però con altre tre stagioni in A2.

In presidenza Vincenzo Femia prende nel ‘97 il posto di Eugenio Grondona.

Bogliasco si apre all’altra metà del cielo: ed è subito gloria


Il nuovo millennio porta con sè una nuova salita in A1 e la nascita del settore femminile. Questa volta l’esperienza dei ragazzi nel massimo campionato sarà lunga ed ininterrotta, anche se le salvezze arrivano quasi sempre al termine della tremenda tagliola dei play-out.

Le ragazze iniziano la loro scalata vincendo il campionato di Serie C al primo tentativo, guadagnandosi l’accesso alla A2 nel 2003 e raggiungendo il massimo torneo nel 2009. Le bogliaschine in rosa sanno farsi valere anche a livello giovanile, conquistando cinque titoli nazionali con le formazioni Juniore e Allievi tra il 2003 e il 2005.

Nel 2004, anche grazie alla vittoria dello scudetto Juniores maschile, arriva anche il primo Trofeo del Giocatore. Un successo dedicato a colui che più di tutti contribuì alla crescita del vivaio bogliaschino, Gianni Vassallo, storico allenatore scomparso l’anno prima al quale verrà intitolato il locale stadio del nuoto.

Claudio Gavazzi subentra nell’aprile 2005 a Riccardo Meyerhoff al timone della società.

BOGLIASCO NEL MONDO E SULL’OLIMPO


Il 2010-2011 è una stagione da incorniciare: i ragazzi della prima squadra giungono quarti in A1 e si guadagnano l’accesso all’Euro Cup e grazie ai buoni piazzamenti delle varie formazioni giovanili (tra cui lo Scudetto dell’Under 15 maschile) arriva alla Vassallo anche il secondo Trofeo del Giocatore, riconoscimento che resterà di casa nel Golfo Paradiso ininterrottamente fino al 2018. In estate il centroboa Arnaldo Deserti diventa il primo bogliaschino a laurearsi Campione del Mondo con il Settebello.

Il decennio si caratterizza per i successi in quantità industriali del settore giovanile biancazzurro, che domina la scena nazionale sia con i maschi che con le femmine.

Le ragazze, dopo il momentaneo soggiorno in A2 del 2011-12, diventano una presenza stabile del massimo campionato, fino a salire sul podio tricolore nel 2015-16. Piazzamento che vale l’accesso alla successiva Eurolega e che bissa il successo in Coppa Italia, primo storico trofeo della pallanuoto in rosa del Bogliasco. Ad agosto Teresa Frassinetti vince l’argento con il Setterosa alle Olimpiadi di Rio.

Nel settembre 2016 il Bogliasco 1951 acquisisce il titolo sportivo della Rari Nantes Bogliasco con Mirko Prandini che subentra nella presidenza a Claudio Gavazzi.
Nella primavera 2019, dopo 20 anni di ininterrotta presenza in A1, la prima squadra maschile retrocede in A2. In estate Simone Canepa viene eletto presidente. L’esilio in cadetteria dura tre stagioni. Il 29 giugno 2022, battendo ai rigori la Roma Vis Nova a domicilio il Bogliasco riconquista la Serie A1.