Scordarsi il passato e concentrarsi sul presente per non compromettersi il futuro. Dopo aver superato a pieni voti l’esame più difficile di questo inizio di stagione, bloccando sul pareggio il fortissimo Camogli, ora per il Bogliasco il pericolo è rappresentato da possibili passaggi a vuoto che rischierebbero di complicare il cammino dei ragazzi di Magalotti.  

Opposti all’ostico Arenzano, nel quinto turno di A2 in programma domani alle 17:30 a Savona, per i biancazzurri l’imperativo sarà quello di tenere alta la concentrazione, evitando approcci sbagliati già visti nel recente passato: “Il pericolo di sottovalutare un avversario comunque impegnativo è concreto – sottolinea l’esperto vicecapitano bogliaschino Jack Boero – dopo la bella prestazione con il Camogli ciò che dobbiamo evitare è pensare di essere uno squadrone che non deve temere nessuno, perché così non è. In un campionato come questo le insidie sono sempre dietro l’angolo, a maggior ragione quando incontri una formazione come l’Arenzano, molto ben allenata e con un buon potenziale tecnico. Dovremo stare concentrati ed evitare pericolosi cali di tensione che potrebbero costarci molto cari, vanificando tutto il buono fatto fino ad oggi. Purtroppo ciò è già accaduto nell’ultima trasferta, quella in casa del Crocera. Allora come oggi venivamo da un grande risultato (la vittoria sul Lavagna, ndr) e siamo scesi in vasca convinti che ciò bastasse per superare l’ostacolo. Invece per due tempi siamo stati costretti ad inseguire. Per fortuna poi abbiamo rimediato ma questo genere di cose non deve più accadere perché non sempre ti va bene. Il nostro traguardo è ancora troppo lontano per pensare di averlo già raggiunto”.

Questione di testa, dunque, prima che di tecnica. Anche se a complicare ulteriormente le cose ci si mette la formula di un torneo che vede le squadre cimentarsi con gli avversari solo una volta ogni due settimane: “Questo aspetto di certo non aiuta a tenere alta la concentrazione – prosegue Boero – Giocare ogni quindici giorni è una cosa anomala che non permette di preparare al meglio le partite. A volte perché si pensa all’impegno successivo per troppo tempo, con il rischio che la gara diventi quasi un’ossessione; altre volte succede invece l’esatto contrario, finendo per deconcentrarsi e non affrontare ogni allenamento con il giusto piglio. Ma le regole sono queste e valgono per tutti, anche per i nostri avversari. Pertanto dovremo essere bravi ad abituarci a questa situazione”.

Anche in casa dell’Arenzano, dunque, l’imperativo sarà non mancare l’appuntamento con quella vittoria sempre raggiunta nelle due trasferte precedenti: “La classifica parla chiaro. Se vogliamo centrare i playoff non possiamo non vincere sia questa che la prossima gara, quella che ci opporrà allo Sturla a fine mese. Solo dopo potremo pensare al Lavagna e alla sfida che, salvo colpi di scena, deciderà il destino del girone. Arrivare a quella gara avendo perso anche solo una parte del vantaggio che oggi abbiamo su di loro sarebbe davvero molto rischioso”.